lunedì 30 luglio 2012

Castiglione Olona supererà l'impasse della legge economica

Che la maggioranza che governa Castiglione Olona sia in crisi, anche se nessuno lo ammetterebbe mai, è chiaro e ripeterlo è anche inutile. Quali siano le cause di questa difficoltà, però, forse, non si è ancora detto in modo altrettanto chiaro.

Vediamo di capirci qualcosa.

Nella campagna elettorale ultima, che ha visto Emanuele Poretti diventare sindaco, è successo questo: alle sue spalle, a sostenerlo, c’erano, in soldoni, gli indipendenti, guidati dall’eminenza grigia Giorgio Luini, la Lega, guidata da Ezio Limido, ed il Pdl, la cui eminenza grigia non si è quasi mai mostrata in pubblico se non in occasioni rarissime, ma c’era e, dobbiamo supporre, c’è ancora. Tre gruppi i cui capi hanno avuto in passato responsabilità politiche di rilievo e che, piaccia o meno, sanno come muoversi tra le tagliole e le alchimie di palazzo. Che tutto questo lo sapesse anche Emanuele Poretti, non lo so. Classe 1973, come dicono le sue biografie, aveva qualcosa come 15 o 16 anni quando a Castiglione Olona si scannavano per governare la Dc ed il Psi guidati da Ezio Limido e Giovanna Ferrario. Dopo la rivoluzione di Mani pulite, molti degli astri nascenti della politica castiglionese sono diventate stelle cadenti; e qualcuno ha modificato il proprio punto di riferimento, come ha fatto Ezio Limido, che aesso milita nelle file della Lega.
Ma veniamo alle recenti elezioni.

Nel 2009, dominava, ad ogni livello amministrativo e politico, il Pdl, alleato alla Lega; e bene affermava in campagna elettorale l’allora segretario provinciale della Lega, Stefano Candiani, quando chiedeva un voto che equiparasse la situazione di Castiglione Olona (e degli altri comuni che erano il fase di elezioni) alla Provincia, alla Regione ed al Governo centrale. Il suo ragionamento era semplice e saggio; lo ricordo, ma lo interpreto sicuro di non travisare le parole di Candiani: “se la filiera politica, diceva, è la stessa dai paesi e dalle città che vanno al voto fino a Roma, sarà certo più facile governare. Ci saranno maggiori garanzie e maggiore continuità.” Ragionamento che non faceva una grinza.

Se non che, cambiata l’aria elettorale, che ha visto la Destra in caduta libera; caduto il Governo centrale per le ragioni che qui non stiamo a dire; incrinatasi fortemente l’alleanza Pdl Lega, le conseguenze si sono viste a tutti i livelli, anche se non in modo capillare. La Provinci ha retto bene ; non altrettanto la Regione, ci pare.

Come poteva, quindi, Castiglione Olona restare fuori da questa crisi? E non dimentichiamo che alle due anime Pdl Lega qui va aggiunta anche l’anima del gruppo che fa capo a Luini, che vede la possibilità di chiedere maggior spazio per gli indipendenti, i quali, mi pare, non hanno incarichi di rilievo.

D’altra parte, questa maggioranza ci ha abituati a molti cambi al vertice dei vari assessorati, creando, non ci possono essere dubbi, difficoltà nei rapporti interni alla Giunta: lavorare gomito a gomito richiese tempo e amalgama che, evidentemente, non si è mai creato.

Si uscirà dalla crisi? Verrà votato il bilancio? Certo, ma solo se si tratta e se si media, tenendo conto che in politica tutto è possibile e tutto è mediabile. La politica è l'arte della mediazione. E tutti sono pronti a chiedere nel momento opportuno. Il vincitore di questa diatriba, secondo me, sarà Giorgio Luini; che non ha perso, finora, nulla e che non pare abbia nemmeno guadagnato. Il che, conoscendolo, mi lascia perplesso.

Forse è per questo che il sindaco Poretti ha le sue certezze. E certo sa che deve mediare. Togliendo, questo è ovvio, spazio al tempo di amministrare (è difficile fare queste due cose insieme, checchè se ne dica). Quello che dispiace, tuttavia, è che a farne le spese è la città di Castiglione Olona: teatro di una battaglia politica che lascerà morti e feriti sul territorio. Un po’ come succedeva quando gli stranieri venivano in Italia a combattere. Tanto era terra di nessuno.