giovedì 29 maggio 2014

Chi ha vinto a Castiglione

Checchè se ne dica, queste elezioni amministrative le ha vinte Gerolamo Fumagalli: l’unico che ha centrato l’obiettivo che si era preposto: entrare in consiglio comunale. E mi spiego.

Nella scorsa elezione del 2009, Fumagalli aveva avuto dei contatti con Progetto Castiglione, allora guidato da Giuseppe Battaini, ma si era trovato le porte chiuse. Per questo aveva deciso di presentarsi con una propria lista mancando l’obiettivo: c’era stato poco tempo per organizzarsi. Questa volta, ha incominciato la sua campagna elettorale decisamente prima di tutti: non esageriamo se diciamo che era già in pista da almeno un anno: Testimonianza diretta, per cui è sterile confutarla. E quando Fumagalli entra in azione lo si vede, magari poco, e lo li sente. Il suo maggior difetto, è stato detto dagli altri contendenti nella serata preelettorale proposta da Varesenews, è proprio la sua insistenza e la sua caparbietà, che diventa, a volte, insopportabile. Ma che dà, evidentemente, risultati.
Ora, Gerolamo Fumagalli dirà di no, ma sapeva che non c’era possibilità di vincere le elezioni sia la volta scorsa che questa volta; ma il lavoro lo ha portato questa volta a conquistare un seggio in consiglio. Che non è cosa da poco. Anche se la sua presenza è stata un danno, inutile negarlo, per la lista Progetto Castiglione, visto che entrambe le compagini andavano a pescare voti nello stesso bacino di utenza. Motivo per cui Poretti dovrebbe ringraziarlo se è riuscito, la volta scorsa, a strappare la poltrona di sindaco a Battaini e, questa volta, a bissare l’incarico. O meglio: diciamo che avrebbe vinto lo stesso, ma sarebbe stato più difficile.

Progetto Castiglione. Qui la questione è decisamente più ampia e complessa. La sconfitta non è solo da imputare agli altri, ovvio; la lista era competitiva, eccome, visto che in sostanza tutti hanno avuto fior di preferenze: Paolo Guerra è arrivato a 240 ed è consiliere anziano: tanto di cappello per il suo lavoro e la sua credibilità, che devono andare necessariamente di pari passo, e che sono stati un supporto grandissimo alla lista. Il peccato, forse, è da attribuire alla evidente ed ovvia inesperienza di alcuni: non dimentichiamo che il tasso di età, se non sbagliamo i calcoli, dice che era la lista più giovane: pregio e difetto allo stesso tempo. Ma non dimentichiamo che, negli ultimi giorni, la campagna elettorale è stata viziata da voci insistenti sulla figura del candidato sindaco. Non sappiamo se la cosa sia vera o meno, e non vogliamo entrare nel merito. Si sa che in politica, oggi come oggi, ci sta anche questo, anche se si tratta di bassa politica. La differenza di voti tra Progetto Castiglione e la lista di Poretti però si è ampliata e non se ne può dare la colpa solo a Fumagalli, che ha giocato la sua partita. Ma queste sono cause esterne. All’interno deve aver giocato qualche elemento. Forse la diatriba iniziale sulla figura del sindaco, che aveva visto la candidatura di Francesca Porfiri poi ritiratasi? Magari con delle primarie si sarebbe potuta lanciare meglio la campagna elettorale, partendo per tempo e coinvolgendo maggiormente la popolazione. Certo, ci sono state delle falle che devono essere analizzate con calma. Il tempo adesso c’è; per giungere alle prossime amministrative con una forte politica del territorio, incontrando persone, con una presenza capillare nei quartieri, nei settori amministrativi, magari con un governo ombra che si interessi di tutte le problematiche: sfruttando, nel senso migliore del termine, i giovani che hanno dato la loro disponibilità e ci hanno messo la faccia (bravi) in una campagna elettorale che è stata per loro una prima anche se amara esperienza. Ma che non deve essere l’ultima.

La lista del sindaco uscente. Ha visto e tanto di cappello anche a lui; ma adesso, da una parte, è maturato nel ruolo che i cittadini gli hanno riassegnato, e, seconda cosa, la sua lista dovrebbe, diciamo dovrebbe, essere più coesa: quindi ci si aspetta maggior fluidità e concretezza nelle scelte e nelle decisioni. Che, nel primo mandato, sono mancate in diversi momenti. Si veda la famosa votazione sul bilancio 2011 che lo ha visto ad un passo dalle dimissioni. Ma se pensiamo al Centro storico (qui siamo di parte, lo si ammetta), stiamo ancora attendendo che vengano evase alcune richieste che il Comitato di quartiere ha avanzato da almeno un anno e che giacciono ancora sul suo tavolo: la sistemazione dei parcheggi, un severo sistema di multe per chi trasgredisce tali divieti e, di fatto, disturba il transito in Centro, la regolamentazione del senso unico di via Cavour, per evitare il transito di passaggio, la pedonalizzazione, chiesa dagli stessi commercianti, che darebbe vita ad uno spazio a volte troppo trascurato. Ma, come dicevamo, siamo di parte. Però, adesso la politica che deve essere messa in atto deve portare anche a dei risultati anche in rete con gli altri comuni, con meno spocchia verso l’esterno.

Infine, la lista Amicarelli, che, a detta di molti, ed anche di chi scrive, sarebbe meglio definire la lista Simonetto. Perché dietro il candidato sindaco si è celato quest’ultimo. Lo scopo della discesa in campo di questo gruppo è ancora, per molti aspetti, misterioso. Se dobbiamo dar retta alle parole dello stesso Simonetto, il motivo era quello di andare a governare la città, ovvio, ma agendo da eminenza grigia. E, in questo modo, Simonetto ha creato dal nulla una lista che ha sconcertato (vox populi), chiedendo a tutti, a destra e a manca, di entrarvi (la richiesta è stata fatta anche a noi, che l’abbiamo declinata immediatamente e con decisione: sia chiaro e sia detto una volta per tutte). Ma era una lista altrettanto sconcertante nei passaggi istituzionali: si è fatto, in un primo momento, il nome di Luca Garofalo come sicuro vicesindaco e ponendo Ezio Limido come probabile sindaco (come se le liste si facessero per promuovere un sicuro vice sindaco e un probabile primo cittadino…). Poi è stata la volta di Luca Garofalo ad assurgere al ruolo di primo cittadino in pectore: voce confermata dallo stesso candidato. Salvo, poi, ritirarsi e schierarsi, nemmeno troppo nascostamente, con Poretti (inutile negare l’evidenza). Poi si sono fatte le primarie con scrutinio pubblico (?). Infine, altre defezioni, hanno portato via via la lista all’esilità: da un primo gruppo di quaranta persone, o quaranta nomi, il che è diverso, al momento di decidere chi dovesse entrare in lista si sono ritrovati in dieci (inutile negare, perché le fonti sono dirette e concrete) andando a ripescare gli ultimi due candidati senza nemmeno consultare gli altri (testimonianze dirette: anche qui inutile contestare e gridare allo scandalo). Altre persone si sono trovate in lista, o, almeno, tra i supporter (il gruppo di "Detto fatto"), senza saperne nulla (testimonianza diretta di alcuni interessati, anche piuttosto arrabbiati). Fino a creare, e non ce ne voglia il candidato Amicarelli, una lista fortemente raccogliticcia: che non aveva speranza e che non ha ottenuto nulla.

mercoledì 14 maggio 2014

Sogniamo a colori

Si intitola "Sogni a pois" il libro che viene presentato domenica 18, alle 17, dall'associazione "Borgo antico" di Castiglione Olona. l'appuntamento è, come di consueto, presso Old Inn Pub, nel Centro storico del borgo antico.

"Sogni a pois" è una raccolta di storie scritte da Moira Marchetti, protagonista dei suoi stessi racconti, che, attraverso la scrittura prende ad analizzare sè stessa. Ecco allora che nascono storie in cui il tema è il ricordo, oppure i colori e gli odori che tornano alla memoria; o, ancora, storie che danno vita a disegni.

La protagonista, come dice Moira Marchetti, in diverse occasioni è proprio lei, con la sua vita interiore. "Il libro è stata una sorta di autoanalisi, che mi ha portato a ritrovare momenti e sensazioni della mia vita; che mi ha permesso di superare la mia forte timidezza, chiudendola nelle pagine di un racconto."

"Questo appuntamento, solitamente, cade all'ultima domenica del mese, dice il presidente dell'associazione, Ugo MArelli, ma ci sono due motivi per cui abbiamo ritenuto di anticiparlo. Il primo è legato alle elezioni, che si svolgono proprio domenica prossima e che sarebbero concomitanti con la nostra iniziativa. Il secondo è dato dal fatto che il 18 ci sarà la caccia ai tesori della Valleolona, a cui siamo collegati: per cui abbiamo ritenuto opportuno onorare la nostra presenza sul territorio della Valleolona con questa nostra iniziativa."

Il quinto appuntamento della manifestazione "Il te con l'autore" è anche un primo momento di bilancio: "Diciamo che l'idea è piaciuta e sta incominciando a dare i suoi frutti. Ci sono persone che si ritrovano abitualmente attorno ai nostri autori e che ci chiedono chi sarà il prossimo che presenteremo. Per il momento, però, conclude il presidente, diciamo solo che di autori ce ne sono diversi, e che alcuni ci chiedono di poter presentare le loro opere; a dimostrazione che l'idea di un format di questo tipo non è stata affatto peregrina. Ma gli autori prossimi sono nel nostro carnet e non vogliamo svelare nulla."