lunedì 31 maggio 2010

Musica, luci e colori per 130 anni di vita

Sarà un programma vasto quello proposto dalla filarmonica Santa Cecilia di Castiglione Olona in occasione del suo 130° anno di fondazione. Mercoledi 2 giugno, un’intera giornata sarà dedicata alla musica, alle persone, al ricordo di fatti ed avvenimenti che hanno toccato ben tre secoli di storia. L’appuntamento è concentrato, prevalentemente, al castello del Monteruzzo, dove si svolgerà la maggior parte degli avvenimenti.
Il primo momento è previsto per le 10.30, con una si apre con una messa nella chiesa parrocchiale, cui seguirà l’inaugurazione della mostra fotografica che ripropone, in una carrellata di immagini, persone, fatti ed occasioni attraverso cui i musicanti si sono resi protagonisti.
Il secondo momento occupa l’intera giornata e la serata. Dalle 15.30 prende il via un grande intrattenimento musicale. “La musica, dice il presidente della filarmonica, Domenico Izzo, è una grande espressione culturale: protagonista della lirica antica, della tragedia e della commedia classica, di ogni tempo. E, in ogni tempo, ha segnato ritmi sempre differenti e moderni. Ecco perché il pomeriggio della nostra festa sarà dedicato ai vari ritmi, che vedono protagonisti in nostri musicanti, capaci di sviluppare, oltre alla musica bandistica anche i loro gusti personali.” Alle 19.30 toccherà agli allievi, la filarmonica ne conta una quindicina, ad esibirsi in un concerto interamente svolto da loro.
La sera ci sarà ancora musica, con il concerto vero e proprio a cui seguirà lo spettacolo delle fontane danzanti. “La musica, dice sempre il presidente, si coniuga con la luce, l’acqua, il fuoco, il movimento. E noi vogliamo chiudere questo grande momento dedicandolo a tutti i castiglionesi che, negli anni, ci hanno seguito e ci seguono con la passione e la loro presenza.”
Qual è la carta d’identità di questa associazione castiglionese? A rispondere è sempre il presidente Izzo.
“Fondata nel 1880, è l’associazione più antica e longeva del territorio, ed ha visto al vertice alcuni presidenti di grande pregio tra cui Pompeo Mazzucchelli, il primo, che diede un enorme aiuto nei primi anni di vita; e monsignor Maurizio Galli, che la fece rinascere nel secondo dopoguerra. Ma non va dimenticato il primo direttore musicale, don Angelo Caprioli, fino all’attuale maestro concertatore, Dario Minchio, che svolge egregiamente il suo compito tra noi da diversi anni. Se possiamo dare alcuni riferimenti numerici, oggi fanno parte dell’organico 37 musicanti e ci sono 15 allievi che si stanno preparando per entrare nell’organico stesso.”
Quindi c’è anche una scuola allievi?
“Sì: una scuola che si propone di avvicinare i giovani alla musica, li aiuta, e, appena hanno raggiunto la maturità per esibirsi con gli altri, li inserisce nel gruppo.”