mercoledì 29 agosto 2012

Avanti e dietro è un bel divertimento

Così suonavano i versi di un'antica canzone milanese; e questo si sta facendo a Castiglione Olona in questa estate torrida, che ha visto la politica locale contribuire ad alzare la temperatura.
Forse, la verifica provinciale potrebbe dare i suoi frutti; ma se Lega (Limido), Pdl (Ferrario)e Poretti possono parlare sullo stesso tavolo, come si fa a contattare gli indipendenti? Alla verifica provinciale partecipa anche Luini? E, se lo fa, a che titolo?
E se poi tutto rientra nella normalità, restano dei problemi aperti. Come la mettiamo con i revisori dei conti? Ci sono, non ci sono? Chi li nomina? Quando? Arrivare a questo punto senza questa figura istituzionale è un grave errore per un'amministrazione che evidentemente è stata travagliata da questioni interne al punto da cadere in una vera e propria trappola per topi: possibile che i Soloni della prima Repubblica non se ne siano accorti? O forse se ne sono accorti e hanno fatto finta di niente? Così escono con le mani pulite da un pasticcio creato da loro stessi?
E poi, se tutto passa, perchè gli impiastri sono stati messi al posto giusto, con che faccia questa amministrazione arriva al prossimo Consiglio comunale?
Questo è il momento di chiamare i cittadini a raccolta: vedere un po' gli acrobati che si dilettano sul filo dichiarando, magari, che non era vero niente, che tutto andava bene e che sono solo i giornali, che, come sempre, hanno sbagliato. E hanno interpretato male alcuni momenti di nervosismo.
Chi scrive conosce bene le dinamiche di una certa politica: sappiamo che le segreterie provinciali sono un toccasana: fanno miracoli.
Vediamo ed aspettiamo: ma il miracolo di vedere Castiglione Olona che ritorna ad avere un ruolo che le è consono, ci pare troppo difficile questa volta.

martedì 21 agosto 2012

Ci sono prospettive?

Venerdi 17 non ha portato fortuna all'amministrazione di Castiglione Olona già minata, tuttavia, da diatribe interne che si andavano accumulando da diversi mesi. Il sindaco, Emanuele Poretti, non ha potuto che constatare che la maggioranza che lo aveva sostenuto non c'era più.
Ma adesso è il momento di pensare al futuro. La destra castiglionese è disgregata, vecchi falchi sempre in lotta tra loro, tarpati dalla legge che prevede solo due mandati (Luini) o in fase di traghettazione dal vecchio Psi al nuovo Psi, che spesso ha le fattezze del Pdl (Ferrario) si sono contesi occultamente il potere dietro alla facciata di un'alleanza, Lega, Pdl e indipendenti, che non reggeva già dall'inizio. Saranno in grado di tessere nuovamente un'alleanza? Se sì sarebbe la dimostrazione che Castiglione è solo un campo di battaglia per combattimenti che hanno altre regie. Se no, le carte sono nelle mani del Pd e degli indipendenti che hanno lavorato nella minoranza, tanto vituperati ma che hanno guidato Castiglione per un quinquennio senza strappi e senza contese interne. C'è poi la variante di chi, sconfitto pesantemente alle ultime elezioni, potrebbe ripresentarsi. E' il caso della Lista "Una mano per Castiglione" guidata da Gerolamo Fumagalli.
La campagna elettorale, oltretutto, minaccia di essere piuttosto lunga, se le elezioni si dovessero accorpare alle politiche. Ed una campagna lunga è snervante per tutti. Ma soprattutto per Castiglione Olona

Analisi del passato

E' stata proposta, sul blog di Progetto Castiglione, un'analisi della attuale situazione di Castiglione Olona, con cui siamo pienamente d'accordo. Secondo l'autore del blog, non è tanto ciò che appare ad aver minato la maggioranza recentemente caduta, ma ciò che non appare: il sistema della prima Repubblica, per portare alla ribalta una coalizione improbabile, qui è stato ampiamente riesumato, e, come le cose riesumate, puzzava già da subito. Vecchi falchi sempre in lotta tra loro, tarpati dalla legge che prevede solo due mandati (Luini) o in fase di traghettazione dal vecchio Psi al nuovo Psi, che spesso ha le fattezze del Pdl (Ferrario) hanno pasteggiato su Castiglione Olona e sui Castiglionesi, impermeabili al male che stavano producendo, e che si è visto con la ghettizzazione di Castiglione Olona e la perdita di ruolo che abbiamo visto (pensiamo ai progetti di un Pgt ad ampio respiro di cui non si è più parlato; ad un ruolo centrale nel settore della cultura, in cui si sono fatte alcune cose ma se ne sono anche abbandonate altre di grandissimo prestigio, alla centralità di Castiglione nel Parco Rto).
Sono d'accordo anche con il fatto che adesso è necessario andare tra le persone e parlare con loro, chiedere, informare. Riprendere la sana abitudine di non avere paura della comunicazione che con questa maggioranza è completamente mancata. Coinvolgere i nuovi cittadini di Castiglione Olona, farli partecipi della loro città. Creare un gruppo di persone che ha voglia di spendersi per la città, che ha voglia di giocarci la faccia. Ma apertamente, non dietro gli scuri delle cantine; che è cosciente del fatto che chi governa è un gruppo di persone responsabili che lavora per il bene di tutti. Anche perchè quando si governa parandosi le spalle dai colpi dell'alleato non si può avere tempo e mente alle cose che si devono fare. E Poretti è caduto in una trappola di cui forse era inconsapevole (per alcuni aspetti che mi riguardano, lo capisco benissimo). Quando la prima Repubblica proponeva alleanza tra nemici giurati (Dc - Psi), lui era ancora giovane. E adesso si è ritrovato gli stessi attori (imbolsiti dall'età ma sempre con i denti aguzzi) ma sotto altre spoglie, perché adesso si chiamano Lega e Pdl.
Il futuro? direi una cosa da subito: stiamo attenti alle alleanza di facciata: impariamo a leggere la politica con occhio disincantato; impariamo a guardare oltre il cerone dell'attore; ma stiamo attenti anche alle liste che, come nella scorsa elezione, sono nate per portare via voti e non per governare.

venerdì 17 agosto 2012

Sbagliato

Ora, ammettere di aver sbagliato spiace. Ma l'analisi che avevo proposto qualche giorno fa in merito alla difficoltà della maggioranza di Castiglione Olona ed al modo che avrebbe utilizzato per uscirne mi pareva abbastanza verosimile: secondo me, come si può leggere, Poretti avrebbe potuto, con alchimie di vario tipo, farcela, e votare il bilancio. Non è stato così. Al di là delle assenze, giustificate, nelle file della maggioranza e della minoranza, quello che è mancato a Poretti è stato proprio l'appoggio delle sue componenti: Pdl e indipendenti si sono defilati, con le dichiarazioni di Amicarelli e Madella. A questo punto, alla minoranza è bastato togliere il numero legale, mossa d'altra parte più che ovvia, e la maggioranza Pdl Lega Indipendenti si è dissolta. Al sindaco non è restato altro da fare se non chiudere il consiglio comunale, apertosi con qualche minuti di ritardo proprio per verificare le presenze, e affermare che in settimana consegnerà le dimissioni.
Lasciamo i giudizi politici, che daremo in seguito; ma non c'è dubbio che Poretti ha creduto fino in fondo al suo compito ed ha lasciato l'aula visibilmente commosso. A lui l'onore delle armi. Non ha avuto il nostro voto tre anni fa, ma certo la nostra stima se l'è meritata in questi anni per lui non certo facili. Ma ha dovuto prendere atto che la crisi e la caduta dell'alleanza della destra, da Roma in giù, lo ha coinvolto.
Come dicevo, è presto per dare giudizi politici e di altro tipo.
La sconfitta non è solo della maggioranza, ma, in questi casi, è di tutta una città, che ha creduto in alcune persone e che è stata tradita per giochi politici di parte che non onorano nessuno. E che adesso deve fermarsi in attesa del commissario, che è sempre una cosa brutta, e delle elezioni.