mercoledì 16 marzo 2016

Un te con il novello Dante Alighieri

Proviamo ad immaginare che, in un rinnovato viaggio nell’aldilà, non sia Dante il protagonista ma l’accompagnatore; protagonista sia, invece, un autore dei nostri tempi. Ecco quello che ci propone Franco Caminiti nel prossimo “te con l’autore”, che viene anticipato a domenica 20 marzo alle 17, a Castiglione Olona nel complesso della Collegiata. IL testo: “La Humana Istoria” per i tipi di Suonimmagini. La serata è proposta dall’associazione “Borgo antico”.
“Lettore da oltre un trentennio della Divina Commedia, dice Ugo Marelli, presidente dell’associazione, quando Franco Caminiti mi ha presentato la sua Humana Istoria, l’ho guardata con un po’ di sospetto. Ma mi sono subito ricreduto già dalle prime terzine, l’opera è infatti proposta rigorosamente nella terzina dantesca, ed un’ottima terzina; poi perché il testo scorre con la stessa freschezza e la stessa passione con cui si affronta il divino poeta a scuola e nelle letture personali.”

Franco Caminiti è un personaggio eclettico: cantautore, scrittore, giornalista, regista, musicista, poeta e narratore; si è cimentato anche nel settore della comunicazione di massa seguendo il settore politico. Un personaggio, quindi che non annoia e non si annoia. Lui si definisce fondamentalmente un poeta, che ha attraversato i vari generi della comunicazione “tra poesia ed attualità”.
Tra i suoi progetti di regia, c’è “Lungo nil fiume”, una storia ambientata nei primi anni del Seicento che vede protagonista un disegnatore che viene ingaggiato dal Consorzio del fiume Olona per tratteggiare una mappa dei luoghi. Nel suo lavoro viene catapultato nei giorni nostri per tornare, infine alla sua epoca. La sua passione per la musica lo ha portato a comporre colonne sonore di alcuni film.

“La Humana istoria” può ben definirsi la Divina Commedia del XXI° secolo. Analogie con il testo dantesco sono evidenti: l’idea del viaggio nell’aldilà, l’uso, brillante, della terzina dantesca, calata tuttavia nel nostro tempo, alla lunghezza dei canti, l’intercalare tra la narrazione del il discorso diretto, un Dante nella versione inedita di guida del novello autore. Ma quest’opera è anche altro. le storie, gli incontri, le vicende sono originali: vero che ritroviamo un novello Ulisse (ma come può mancare?), ma poi la scelta dei personaggi da incontrare trascorre dal Rinascimento ai giorni nostri. Quindi un confronto con persone, fatti, intrighi differenti. L’inferno, senza demoni, diviene un’idea, gli ambienti sono originali: non solo la natura predomina, ma anche i palazzi, le strade, in un’alternarsi tra reale ed onirico. I personaggi sono santi, saggi e dannati. E le sorprese sono dietro ogni angolo: anzi: dietro ogni terzina.

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